Le poesie del disamore

   

 

Il fiasco e tu
 
 

Io, il fiasco
e tu.
Tutto questo vedo
sul mio tavolo,
ma tu sei laggiù.
Forse
mi penserai
lontano,
che non ti amo.

Da lontano,
esploro ancor più
il veleno sottile
della mancanza.

Cosa sei?
Un'eclisse
che oscura le altre donne.

Un temporale
che lava verdi ingenuità
e poi brilla al sole
quel bucato
verde zuppo e denso.

Cosa sei nella mia vita?
Il pensiero che penso
per ore.

Campanile del mio paese
croce sulla mia collina
sera del mio giorno affannato.

Unica mia vera coltre
che mi protegge dal freddo.

Posso amare tua madre
e maledire la gazza
che t'ha rubato.