Lucertola
Vieni
qui.
Sono
niente
senza
te.
Manca
la tua compagnia
il
tuo corpo
le
tue movenze,
gli
occhi e le mani
che
succhio
con
i miei occhi
avidi
di te.
Non
le senti queste urla?
guaìti
senza dignità
che
ti chiamano?
Cammina
nuda
sui
miei prati
orlata
di monili d'oro
il
collo
i
polsi e le caviglie:
i
ricchi finimenti della favorita.
Cosa
conta il cielo
se
il mio cielo sei tu?
Sei
l'unico sale
che
dà sapore.
Sono
la lucertola
che
può scaldarsi
solo
su te:
la
mia pietra serale.
ove
sei ora
senza
di me?
Rondine
che
non può svernare?
M'avvolge
la
tua ragnatela:
in
ogni trapezio
una
stanza,
in
ogni stanza
una
porta
aperta.
Così
faccio
da
mesi
da
anni.
Mi
son perso
dentro
di te.
La
solitudine
dello
scalatore,
la
sordità ovattata
del
subacqueo,
prima
di te.
Non
so scrivere
la
tua dolce
incisione
dentro
di me.
Perdonami,
perché
mi
piace chiedertelo.