per
lamentare un rimorso
all’amico
confiderei la donna
che
aspetta in un angolo del mondo
lascerei
amore non un dolore
conserve
di primavera per gli inverni
ciliegi
in fiore tutte le stagioni
disseterei
con lacrime i nostri fiori
nessun
rintocco di campana
migratore
troverei la via del sole
tornerei
dalle mie crociate
e
scioglieresti la cintura del cuore
ti
rivedrei con capelvenere tra i capelli
tu
betulla con i figli dalle spalle forti
ti
riconoscerei per quel niente di noi
tornerei
per portarti via per sempre
tu
sola ad aspettare la corriera
l’abbraccio
e i pugni tuoi al petto
sussurrerei:
“non sono mai andato via”
sulla
tovaglia vino e occhi nelle mani
io
secco buono da far bastoni
tu
poesia più bella su carta ambrata
dagli
occhi umidi e dai silenzi ripieni
davvero
mi lasceresti ripartire?