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Ti
desidero.
Tutto
di me
ti
chiede.
Schegge
di vetro
i
cristalli dei ricordi.
Sei
il sudore del mio muro.
Io
povera lucertola,
esco
dai rovi
dalle
poche more
e
aderisco
alle
tue calde pietre.
Invidio
le
vesti che accompagnano
la
tua pelle,
le
gocce d'acqua
che
seguono il tuo corpo.
La
tua sola esistenza
mi
dà piacere.
E
mi lieta
che
son l'ultimo
degli
amori tuoi morti mai.
Mi
piaci quando mi sfiori
per
dire "ci sono".
Le
piccole cose con te
son
montagne,
e
son viziato
a
questo minimo mondo
dell'attimo,
del
quasi
del
tenue
del
baciarsi
a
labbra lontane,
dell'amarsi
distanti.
Oggi
siamo
spremuti d'amore.
Senza
vederci.
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